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Fumetti

John Doe  

     
     

> Prima uscita: giugno 2003
> Edizioni: Eura

>
Sceneggiatura: Roberto Recchioni e Lorenzo Bartoli (quelli di Napoli Ground Zero)
>
Copertine: Massimo Carnevale
> Formato: 98 pagine bianco e nero
> Prezzo di copertina: 2,20 euro

Poteva essere la volta buona, ovvero il caso John Doe

La storia. New York, 52° piano e mezzo dell'edificio che ospita gli uffici della Trapassati Inc., l'attività dell'Oscura Signora, o Mietitrice, o Morte, come preferite. A capo di questo sistema diviso in efficienti sezioni quali Incidenti, Malattie, Catastrofi Naturali eccetera, c'é il braccio destro di Morte, un affascinante trentenne faccia da schiaffi senza coinvolgimenti sentimentali, coi vestiti firmati e un nome da cadavere non identificato: John Doe.













Problemi etici zero: come da verifica dell'Agenda, manufatto mistico su cui sono scritti i destini di ogni essere umano, le persone di cui il nostro eroe organizza la dipartita ad ogni modo dovevano morire quel giorno. 
Eppure i conti non tornano: un banale disguido tecnico, seguito da una ricerca approfondita, e John scopre che morte e i suoi soci (i Cavalieri dell'Apocalisse, c'é da stare allegri) hanno preservato 5 milioni di "talenti" (avvocati, pittori, serial killer, generali) per organizzare una grandiosa messa in atto dell'Apocalisse: mano d'opera che il ristretto budget destinato all'avvenimento non consentiva di ingaggiare, cosi voilà un bel falso in bilancio. Ma nemmeno la Morte sfugge ai propri superiori (é consolante, non vi fa sentire meno vittime? Mal comune...) cosi per evitare un controllo delle Alte Sfere i quattro Cavalieri devono riempire il "buco" con 5 milioni di rapidi decessi. Un bell'Olocausto é quello che ci vuole! Ma John non ci sta, ha una deontologia professionale: ruba la Falce, l'unico strumento che permetterebbe a Morte di attuare il suo piano, la nasconde in un luogo ignoto anche al lettore e poi...beh, poi comincia a correre, perché si ritrova tutta la Trapassati Inc. Alle calcagna.

L'oggetto-albo.
Nuova serie lanciata dall'Eura, casa editrice di Skorpio e Lanciostory. Il formato é bonelliano, per numero delle pagine e dimensioni. L'oggetto in sé é bonelliano: posta del lettore all'inizio, approfondimenti tematici come in Dampyr alla fine. Il montaggio delle storie é bonelliano: griglie leggibili e piuttosto regolari. Il ritmo di uscita é bonelliano: un albo al mese. Il ritmo intertestuale cerca un difficile equilibrio fra continuity interna e possibilità di letture di ciascun episodio separatamente.

Il fenomeno editoriale.
Tanto di cappello al curatore grafico e copertinista della serie, Massimo Carnevale. Superbo, non c'é che dire. 
I disegnatori, un folto gruppo di semi-sconosciuti, sono stati ahimé sottoposti ad un evidente tour de force. Uscite mensili che impongono una certa trascuratezza e una rapidità a volte offensiva per il lettore. Ci sono vignette del numero 4, di Marco Cedric Farinelli, che urlano vendetta!!!
Veramente tutto l'albo é tirato via per i capelli...Lo stile del numero 3, di Giuseppe Manunta, é decisamente piacevole, ma ogni tanto certe anatomie ve le raccomando...Persino il numero 6, del Kappa-manga Andrea Accardi, intoccabile, ha qualche vignetta un po' veloce. 
Per una volta, dopo anni di stanca, quando Dylan Dog é ormai l'ombra di se stesso, Tex una macchietta, Julia un esperimento fallito al numero 3, Ken Parker un cadavere, per una volta, ecco, un personaggio dirompente. 
Ci sono, certo, caratteristiche come passaggi obbligati. Il protagonista deve naturalmente avere 30 anni (come Dylan Dog, Harlan Draka, Nathan Never, Julia...): é l'età perfetta in cui un uomo ha già un vissuto importante alle spalle ma non é ancora stanco e disilluso, é nel pieno della sua forza psico-fisica ma non é più un adolescente immaturo. Il protagonista naturalmente deve cambiare donna ogni settimana...grazie al cielo questo non é cosi ipocrita o stupido o leggero da dire "ti amo" a tutte.
Finalmente, é arrivato un personaggio vero: John é un bastardo, umano nei suoi meschini difetti, cinico, cosciente dei suoi limiti ma forse non ancora della lunga strada che deve percorrere per superarli (vedere dialogo con la sua amica Chase alla fine del numero 3). Ha un codice etico ma non "chiamato" e ormai standardizzato come quello cui stanno ormai supinamente aderendo tanti personaggi Bonelli. Insomma, una ventata di freschezza. Materiale esplosivo! Una serie che debutta, che quindi non é appesantita da tutti gli orpelli che vigono ormai in Bonelli e che rendono là i cambiamenti più lenti e pesanti. Dunque possibilità di osare, e sperimentare! E l'Eura cosa fa? Fa uscire un prodotto teso ad inserirsi nel solco della riconoscibilità ed accettabilità, riprende gli stilemi conosciuti dal lettore medio bonelliano.
Eh no ragazzi, le carte in regola le avete, svegliamolo questo mercato italiano!!!

Articolo a cura di Camilla

 

Per le immagini :©  Bartoli & Recchioni / Eura Editoriale S.p.a.


Risoluzione consigliata : 1024x768 ; colori : true color (32 bit)
Ultima modifica : 16/03/08 11.24.11

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Commenti e recensioni :

Recensione: Innanzitutto devo fare una doverosa presentazione: mi chiamo Andrea e sono un "profano" del fumetto. Non ho mai leto nulla regolarmente, neanche Topolino quano ero bambino (classe '75 già che ci siamo...) Ho letto i primi numeri di Dylan Dog (i primi 100 circa), che comprava mia sorella. Quando lei ha smesso di collezionarli, io ho smesso di leggerli per una progressiva mancanza di novità e stimoli che sentivo nelle storie del personaggio. Questo per farvi capire il profilo di chi sta scrivendo. Ho letto i primi 3 numeri di John Doe, spinto dall'amico e collega Alessandro che ringrazio
Disegni: ho apprezzato molto i disegni di questo fumetto, che con "coreografia cinematografica" cambiano di stile a seconda che la storia si quella efettiva oppure un flashback o altro.... Sono in bianco e nero e ben curati
Storia: I primi fumetti sono (molto) chiaramente per introdurre i personaggi al lettore. Si rimane nel campo del sopranaturale, in modo davvero esagerato. Non i vuol minimamanete narrare una storia riconducible lontanamente alla realtà. All'inizio (primi 2 fumetti) si merita l'etichetta di caz..ta. Tuttosommato, vista la complessità dei personaggi (in DD erano fondamentalmente 3: Dylan, Groucho, l'ispettore amico di Dylan), è indispensabile. I personaggi sono ben caratterizzati, dotati di proprie caratteristiche, hanno bisogno di tempo per essere presentati e capiti. Ho trovato geniale il rapporto di John con la bellissima Tempo, e i "favori" che le può fare. Bisogna resistere e andare almeno fino al 3° numero. Inoltre il lavoro che fa John alla "Trapassati inc." (bella ironia e fantasia...) è assurdo: si assicura che il fato abbia il suo corso e chi deve morire... deve morire; lui ne è responsabile. Ovviamente questo lavoro super segrato, nei primi numeri sembra sbandierato a cani&porci.... in realtà non è una cosa ridicola, ma serve a "tirar in ballo" quelli che saranno i coprtagonisti.
Citazioni: in ogni numero, tra disegni, storie, ecc. ecc., c'è un numero grandi di citazioni. Vanno da ET (in una vignetta passa il ragazzino in bicicleta con ET nel cestino) a tanti altri film famosi (situazioni che "fanno il verso" a film molto famosi).
Prologo-epilogo: gli autori hanno inserito al'inizio e alla fine parti (chiose) in cui richiamano alla memoria personaggi che parteciperanno a quel numero del fumetto (ad esempio) o che spiegano le varie citazioni/spunti.
Cosa dire? All'inizio mi ha deluso, lo trovavo un ò noioso e poco coinvolgente (ricordatevi che sono più profano di un saccheggiatore di tombe...), ma poi inizia a essere coinvolgente. Ho deciso tuttavia di non comprarlo. E' un fumetto di cui non bisogn aperdere neanche una puntata.... e io ero al numero 3, quando in edicola erano giàè avanti: non me la sono sentita di fare un "inseguimento".
Una precisazione: sono stato molto vago; ho parlato di personaggi senza citarli o spiegarli e non ho parlato della trama ,perchè trovo più corretto che anche voi proviate a leggerne qualche numero... l' importante è andare in ordine... dall'1 in poi. Ciao Andrea
Nome : Andrea   Email : stringo@tin.it