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                | Death note | 
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                   > 
                  Autori: Tsugumi Ohba (storia) e Takeshi Obata (manga) 
                  > Genere: shonen 
                  > Casa editrice italiana: Planet Manga 
                  > Casa editrice giapponese: Jump Comics 
                  > Anno di pubblicazione : in Giappone 2003, in Italia 2006 
                  > Periodicità: bimestrale 
                  > Prezzo: 3.90 €  
                  > Uscite previste: 12 + guida alla lettura
                  (serie terminata) 
                  > Lettura: originale 
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                  Presentazione  | 
               
              
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                  C’è del marcio in questo mondo… 
                  C’è del marcio nel mondo oscuro e squallido degli Shinigami, 
                  gli Dei della Morte che allungano all’infinito la propria 
                  esistenza accorciando quelle degli esseri umani… 
                  Ma c’è del marcio anche nel nostro mondo alla deriva, malato 
                  di criminalità, corruzione e di ogni sorta d’ingiustizia… 
                  Un giorno come tanti, lo strumento di sterminio degli 
                  Shinigami –un quaderno che provoca la morte di qualsiasi 
                  persona il cui nome sia scritto al suo interno- cade sulla 
                  Terra. 
                  Uno studente come tanti lo raccoglie. Lo esamina, incredulo, 
                  comincia a capirne il funzionamento, esita, si sente 
                  impazzire, lo prova. 
                  E da quel giorno, concepisce il più ambizioso progetto che un 
                  essere umano abbia mai immaginato. 
                  Estirpare il marcio dalla nostra Terra. Eliminare tutti i 
                  criminali. 
                  Siete pronti per un mondo nuovo? 
                  Per il mondo perfetto? 
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                   Cosa 
                  dobbiamo aspettarci ?  | 
               
              
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                Death Note è uno dei manga che ha spopolato di più in 
                Giappone. Questo perché la trama, i personaggi e lo sviluppo 
                delle situazioni sono estremamente originali. E’ un fumetto 
                assolutamente impareggiabile, con un intreccio che vi lascerà a 
                bocca aperta. 
                L’idea di partenza è, in realtà, piuttosto lineare. Gli Dei 
                della Morte possono uccidere gli esseri umani servendosi di 
                questo Quaderno: vi si scrive il nome di una persona, in 
                contemporanea si pensa al suo volto, e dopo 40 secondi quella 
                persona sarà morta per infarto. Il funzionamento specifico del 
                Death Note ha alcune regole che vengono spiegate all’inizio. 
                Uno Shinigami, Ryuuk, ha l’idea di lasciar cadere il suo 
                Quaderno nel mondo umano: annoiato, immagina che sarà 
                interessante vedere come gli uomini lo useranno. E non sarà 
                deluso: Raito, lo studente che lo trova, metterà in atto un 
                piano smisurato grazie alla sua intelligenza veramente fuori dal 
                comune. 
                E’ ovvio che le polizie di tutto il pianeta non possono restare 
                indifferenti alla morte inspiegabile di tanti criminali; e in 
                particolare sarà il detective più abile e famoso del mondo –un 
                personaggio sconosciuto che si fa chiamare “L”- a prendere in 
                mano il caso. 
                Comincia così la lotta a distanza e nell’ombra tra due veri 
                geni, Raito ed L. Una lotta senza quartiere, fitta di colpi di 
                scena, in cui i due anticipano a vicenda, continuamente le 
                rispettive mosse e contromosse. Death Note ha la trama di un 
                complesso giallo, quasi una celebrazione dell’intelletto umano, 
                un’incredibile partita a scacchi che coinvolge e tiene incollati 
                alle pagine. E questo è solo l’inizio. 
                Molto interessante è l’importanza data allo scenario. Il mondo, 
                infatti, viene davvero cambiato a poco a poco con il piano di 
                Raito: la gente si interroga su “Kira”, la misteriosa entità che 
                sembra voler “ripulire” il mondo dal male, e si divide tra chi 
                parla di giustizia divina e chi considera solo un immenso 
                crimine l’uccisione di così tante persone. 
                Death Note ci porterà a riflettere sul confine tra bene e male. 
                Entrambe le parti in lotta si considerano nel giusto, ma chi lo 
                è davvero? Le dinamiche del mondo di Death Note sono 
                sorprendentemente reali, in un continuo equilibrio tra 
                razionalità e follia.  | 
               
              
                | 
                   Lo stile  | 
               
              
                | 
                 
                
                Death Note è frutto della collaborazione tra l’autore/autrice 
                della storia, Tsugumi Ohba (personaggio di cui non si ha nessuna 
                notizia: forse si tratta di uno pseudonimo), e il disegnatore 
                Takeshi Obata, che ha già firmato successi come Hikaru no Go. Lo 
                stile adottato da Obata per questo fumetto è improntato al 
                realismo, accurato e disinvolto sotto ogni aspetto, e non 
                conosce cadute. Ogni tavola è un capolavoro: nulla viene 
                trascurato, dallo sfondo, agli abiti, alle inquadrature. Obata 
                rivela poi una straordinaria creatività nei dettagli (come i 
                dolcetti sempre diversi di L, o gli abiti di Misa, o gli sguardi 
                di Raito, vere finestre sulla sua anima) e un’impronta 
                visionaria nella caratterizzazione degli Shinigami e del loro 
                mondo. In più, i personaggi sono stati creati grazie alla 
                stretta cooperazione dei due autori, e questo li ha resi 
                veramente realistici, ricchi di sfaccettature. 
                Spettacolari sono poi le illustrazioni di Death Note, in cui la 
                fantasia di Obata si esprime al massimo: le composizioni si 
                caricano di un tocco gotico molto in linea con il manga, e di 
                elementi dell’iconografia cristiana che rappresentano alla 
                perfezione il delirio di onnipotenza di Raito.  | 
               
              
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                 Personaggi 
                principali: PARTE PRIMA (spoiler!)   | 
               
              
                
                
                  
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                     Raito (Light) 
                    Yagami 
                    (Nota: “Raito” è il nome originale del personaggio. Si 
                    tratta della traslitterazione giapponese della parola 
                    “Light” –e nella nostra edizione è stato adottata la 
                    versione inglese. Però perdonatemi, ma io preferisco 
                    chiamarlo Raito! Forza dell’abitudine, non me ne vogliate.) 
                    Il protagonista dei 12 numeri di Death Note è un liceale 
                    giapponese di 17 anni. Di bell’aspetto, affascinante, 
                    carismatico, è molto più di uno studente modello: primo in 
                    qualsiasi competizione anche a livello nazionale, è dotato 
                    di un’intelligenza a dir poco paurosa. Abituato ad emergere 
                    in ogni situazione, è ovvio che sia piuttosto annoiato dalla 
                    quotidianità: il ritrovamento del Death Note rappresenta 
                    l’occasione della sua vita. Raito è assolutamente razionale, 
                    anche nella sua mitomania.  | 
                   
                 
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                | 
                  Non 
                agisce spinto da alcun sentimento particolare, ed è capace di 
                pensare sempre un passo avanti agli altri, di calcolare tutto, 
                di sfuggire anche ai sospetti più stringenti. Il suo obiettivo è 
                quello di costruire un mondo perfetto, di cui lui, “Kira” (il 
                nome che l’opinione pubblica ha dato all’entità che elimina i 
                malviventi), sarà l’unico dio. 
                E’ un protagonista che si segue col fiato sospeso dal primo 
                all’ultimo volume. Non si può fare a meno di odiarlo, ma neanche 
                di stare a guardare, stregati, fino a dove possa spingersi.  | 
               
              
                
                
                  
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                     Ryuuk 
                    Ryuuk è il Dio della Morte che ha lasciato cadere il Death 
                    Note nel mondo umano e che da allora segue costantemente 
                    Raito. Il suo aspetto mostruoso fa coppia con un carattere 
                    invece veramente spassoso, pronto a commentare ogni 
                    situazione; il suo punto di vista è spesso comico, ma anche 
                    impietoso e comunque sempre esterno al mondo degli uomini. 
                    Ryuuk non è dalla parte né di Raito, né dei suoi oppositori, 
                    e non interviene a favore di nessuno: tutto quello che vuole 
                    è vedere qualcosa d’interessante. Comicità e lati 
                    inquietanti costruiscono un personaggio da non trascurare.
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                     Soichiro 
                    Yagami 
                    Padre di Raito e della quattordicenne Sayu, è il capo della 
                    sezione omicidi della polizia giapponese. E’ un uomo molto 
                    serio e onesto, un po’ all’antica, ma profondamente 
                    attaccato sia alla sua bella famiglia che al suo lavoro. 
                    Capace, coraggioso e di saldissimi principi, è molto 
                    orgoglioso del figlio; sarà naturalmente avvincente la sua 
                    interazione con Raito.  | 
                   
                 
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                     L 
                    Dietro questa lettera si nasconde il migliore detective del 
                    mondo, che nessuno conosce perché ha scelto di confinarsi 
                    nel più stretto anonimato. Non appartiene ad alcuna 
                    organizzazione e interviene nei casi (attraverso un 
                    computer, senza mai mostrarsi) solo se gli interessano. Si 
                    presenta da subito come l’oppositore principale di Kira: ha 
                    le idee molto chiare e non lo considera affatto una 
                    qualsiasi sorta di “giustizia divina”, ma solo un assassino 
                    colpevole di sterminio. 
                    Dal vol.2 in poi, L viene alla luce, e si scopre un 
                    personaggio davvero unico. Strambo, trascurato, a volte 
                    comico con le sue bizzarre manie, lascia di stucco per la 
                    sua straordinaria perspicacia e per una schiettezza 
                    disarmante. Per aspetto e comportamento sembra il perfetto 
                    opposto di Raito, ma i due hanno anche molti punti in 
                    comune: un mix che rende imperdibile la sfida. 
                    Testardo, imprevedibile, lucido, L resta sempre –come tutti 
                    i personaggi di Death Note- profondamente umano. Si getta 
                    anima e corpo nel caso di Kira, ed è pronto a rischiare 
                    tutto per catturarlo.   | 
                   
                 
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                     Raye Penber e 
                    Naomi Misora 
                    Sono una coppia di fidanzati –agente dell’FBI lui, ex 
                    poliziotta lei- che viene coinvolta nel caso di Kira. Quando 
                    L decide di mettere sotto controllo le famiglie della 
                    polizia giapponese, a Penber tocca il compito di investigare 
                    proprio sugli Yagami. E nonostante si sia ritirata in vista 
                    del matrimonio con Raye, anche Naomi resta un’agente molto 
                    brillante (in passato ha lavorato per lo stesso L), capace 
                    di arrivare a precise deduzioni sul caso di Kira: lo scontro 
                    con Raito sarà inevitabile. 
                    Due personaggi minori, ma che non si dimenticano.  | 
                   
                 
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                     Misa Amane 
                    Una ragazza vivace e impulsiva, fotomodella e attrice 
                    piuttosto famosa tra i teenager: ecco Misa, un personaggio 
                    che entra in scena a sorpresa. Si caratterizza subito per il 
                    suo favoloso look dark-gothic lolita, e per una leggerezza a 
                    volte eccessiva; ha però un passato difficile alle spalle, 
                    visto che i suoi genitori sono morti per un furto finito in 
                    tragedia. 
                    I responsabili di questo delitto saranno tra le vittime di 
                    Kira: Misa svilupperà così una devozione totale per lui. E 
                    quando entrerà in possesso del secondo Quaderno della Morte 
                    a capitare nel mondo degli uomini, farà di tutto per 
                    conoscere personalmente Kira. 
                    Ingegnosa e caparbia, Misa riesce ad entrare in contatto con 
                    Raito, di cui si innamora a prima vista: da allora, il suo 
                    unico desiderio diventa quello di stare con lui. Essere 
                    sfruttata da Raito per i suoi scopi le sta bene, visto che 
                    condivide l’utopia del protagonista. Amore, abnegazione e 
                    incapacità di valutare bene e male caratterizzano un 
                    personaggio che porta in Death Note un’ottica nuova e 
                    dinamica.  | 
                   
                 
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                     Rem 
                    Dea della Morte, dall’apparenza mostruosa come quella di 
                    Ryuuk anche se assai diversa. E’ la Shinigami che segue 
                    Misa, e osserva lei e i suoi simili con una sorta di 
                    distaccata incredulità. Capitata per caso nella vicenda, Rem 
                    non condivide l’interesse e il divertimento che Ryuuk prova 
                    per gli uomini. Sa che un Dio della Morte può morire se 
                    viola le regole estendendo la vita di un essere umano, e si 
                    chiede costantemente come sia possibile che uno Shinigami si 
                    interessi fino a questo punto di un terrestre. A differenza 
                    dell’altro Shinigami, però, Rem prende nettamente le parti 
                    di Misa e intende difenderla, anche dal cinismo di Raito.  | 
                   
                 
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                 Personaggi 
                principali: PARTE SECONDA (spoiler! NON leggete se non avete 
                superato il vol.7!)  | 
               
              
                
                
                  
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                     Near 
                    E’uno dei bambini della Wammy’s House, orfanotrofio inglese 
                    che accoglie i ragazzini più dotati con il preciso scopo di 
                    trovare un successore a L se a questi dovesse capitare 
                    qualcosa. Near si distingue per le sue eccezionali capacità, 
                    tanto da essere il primo candidato erede del detective. Dopo 
                    le vicende del cap.58, il ragazzino prende in mano per conto 
                    suo il caso Kira, ripartendo praticamente da zero; mette 
                    perciò in piedi la SPK (Secret Provision for Kira), che ha 
                    lo scopo di catturare il possessore del Quaderno della Morte 
                    senza dipendere dal corrente L. 
                    Near è un personaggio che ricorda il suo predecessore per 
                    quanto è acuto, razionale e determinato, e anche per qualche 
                    stranezza (come tutti i suoi incredibili giocattoli); ma 
                    allo stesso tempo ha un tono più cupo, un carattere più 
                    affilato, solitario, puro. Un più che degno erede di L nella 
                    lotta contro Raito, quando il mondo sembra ormai in mano a 
                    Kira.  
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                     Mello 
                    Anche Mello era uno degli orfani della Wammy’s House, 
                    secondo solo a Near in quanto a capacità. Più grande 
                    dell’altro ragazzino, Mello ha un carattere decisamente 
                    diverso: impulsivo, prepotente, non perdona a Near di 
                    batterlo in ogni test. L in realtà non aveva scelto chi tra 
                    i due sarebbe stato il suo continuatore, ma Mello non 
                    accetta la proposta di lavorare insieme a Near, e preferisce 
                    lasciare l’orfanotrofio e darsi alla malavita.  
                    Spinto dal desiderio di vendicare L e dalla competizione con 
                    Near, Mello sembra aver ereditato da Ryuuzaki 
                    imprevedibilità e spirito d’iniziativa: scaltrezza e 
                    violenza lo rendono pericoloso, ed è pronto a tutto pur di 
                    ottenere il Quaderno ed eliminare Kira, in quanto il suo 
                    obbiettivo è quello di essere il ”numero uno”. Segni 
                    particolari? Ha sempre con sé una tavoletta di cioccolato! 
                    “Near” e “Mello” sono degli pseudonimi: tutti i bambini 
                    della Wammy’s House ne avevano uno, per motivi di sicurezza. 
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                     Teru Mikami 
                    Nonostante entri in scena verso la fine di Death Note, 
                    Mikami è un personaggio molto ben delineato. Ha 27 anni ed è 
                    avvocato. Ha scelto il suo lavoro perché fin dall’infanzia è 
                    sempre stato spinto da un senso di giustizia tanto profondo 
                    quanto radicale: Mikami vede il mondo in bianco e nero, 
                    scinde bene e male senza compromessi. La sua freddezza si 
                    unisce ad una tendenza alla follia veramente inquietante: 
                    infatti egli vede in Kira il dio che punisce i malvagi in 
                    cui aveva sempre sperato. 
                    Raito non conosce Mikami, ma lo vede, per caso, in un 
                    programma televisivo su Kira: capisce alla prima occhiata di 
                    poter sfruttare il suo “fanatismo” e quando si trova alle 
                    strette, invia all’uomo il Death Note di Misa perché 
                    giustizi i criminali al posto suo. Compito che Mikami 
                    assolverà con una metodicità spaventosa. 
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                     Kiyomi Takada 
                    Compagna di università di Raito, l’abbiamo vista in qualche 
                    vignetta della prima parte: era una delle ragazze con cui 
                    lui era uscito per confondere le idee a L riguardo a Misa. 
                    La ritroviamo negli ultimi volumi di Death Note: bella e 
                    professionale, è una giornalista televisiva, scelta proprio 
                    da Mikami per essere la portavoce di Kira che la gente 
                    vuole. 
                    E’ una seguace di Kira, e Raito fa leva su questo fatto, 
                    nonché sui trascorsi tra loro due, per far sì che Kiyomi 
                    diventi il collegamento tra lui e Mikami. Sospettata non 
                    solo da Near e da Mello, ma anche da una gelosissima Misa, 
                    “Tacky” diventa elemento di ulteriore tensione nella trama. 
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                  Death Note, dopo la sua serializzazione sulla rivista 
                  Weekly Jump, si è concluso da tempo in Giappone anche nella 
                  versione in volumetto. Il favore di pubblico è stato tale che 
                  ne sono già stati tratti due film dal vivo, una versione 
                  animata e anche un romanzo. 
                  I film sono stati prodotti dalla Warner Bros (con tanto di 
                  main theme dei Red Hot Chili Peppers!) e si intitolano “Death 
                  Note” e “Death Note – The Last Name”. La trama è un po’ 
                  diversa dalla storia originale – e alcuni punti sono del tutto 
                  differenti- anche perché sono stati aggiunti nuovi personaggi 
                  e alcune situazioni sono state cambiate. Inoltre i due film 
                  coprono solo la prima parte della saga, perché si è scelto di 
                  dare un finale completamente rivoluzionario alla storia. Si 
                  parla attualmente di un terzo film, uno spinoff incentrato su 
                  L. 
                  L’anime di Death Note ha cominciato ad essere messo in onda 
                  sulle reti giapponesi il 3 ottobre 2006, e si è concluso 
                  nell’estate 2007. E’ un prodotto estremamente curato, con un 
                  character design eccellente e anche un’animazione molto buona; 
                  i tagli delle inquadrature riprendono spesso quelli del manga, 
                  e la colonna sonora accompagna la vicenda in maniera veramente 
                  azzeccata; i doppiatori svolgono un ottimo lavoro. Per la 
                  prima parte, l’anime segue assai fedelmente il manga, 
                  praticamente alla lettera, e soltanto alcuni dettagli vengono 
                  cambiati, peraltro in modo funzionale. Vedere animate le 
                  emozionanti scene del fumetto è qualcosa di fantastico! Per la 
                  seconda parte si assiste invece ad alcuni tagli e modifiche a 
                  volte fuori luogo. E soprattutto, putroppo (almeno per me^^) 
                  le due puntate in cui accadono gli eventi forse più grossi 
                  della storia, e in particolare l’ultima di tutta la serie, 
                  sono state pesantemente rimaneggiate, in maniera che forse 
                  rende più “scenografici” alcuni passaggi, ma stravolge dei 
                  fondamentali significati. A parte questo, comunque, l’anime 
                  tratto dal nostro manga resta sempre un prodotto di qualità, 
                  che senza dubbio merita guardare. 
                  Infine, il romanzo, intitolato “Death Note – The BB Case”, è 
                  invece ambientato al di fuori della serie. Infatti parla del 
                  caso che Naomi Misora aveva svolto a Los Angeles (due anni 
                  prima dell’inizio della vicenda di Death Note) sotto la guida 
                  di L: i più attenti avranno infatti colto che in due punti del 
                  manga sia Naomi che il nostro detective accennano a questa 
                  vicenda. Il romanzo è per ora stato pubblicato soltanto in 
                  Giappone.  | 
               
              
                | 
                   Recensione a cura di  
                  Shu  | 
               
              
                | 
                   
                  Per
                  le immagini : © 2003>2006 
                  Tsugumi Ohba,Takeshi Obata;Shueisha 
                  Inc., Tokyo
                  
                  ;  
                  per l'edizione italiana : 
                   ©
                  
                  2006>2009 Panini S.p.a. 
                 | 
               
             
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                  consigliata : 1024x768 ; colori : true color (32 bit) | 
       
      
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