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Dylan Dog :

> Cosa non ha funzionato,il fallimento della espostazione di Dylan Dog in Francia; di  Camilla Patruno 

 > n°9: Alfa e Omega, di Sclavi e Roi 

 > n°25: Morgana, di Sclavi e Stano 

 > n°27: Ti ho visto morire, di Ferrandino e Roi 

 > n°37: Jekyll !, di Sclavi e Roi 

 > n°49: Il mistero del Tamigi, di Chiaverotti e Roi 

 > n°58: La clessidra di pietra, di Chiaverotti e Roi 

 > n°66: Partita con la morte, di Chiaverotti e Roi 

 > n°74: Il lungo addio, di Sclavi e Ambrosini

 > n°84: ZED,
di Sclavi e Brindisi

 > n°92: Il mosaico 
dell'orrore,
di Chiaverotti e Roi 

 > n°177: Il discepolo, di Faraci e Saudelli 

 > n°184: I misteri di Venezia, di Ruju e Stano 

 > Gli Albi Giganti 

 > Dylan Dog presenta Groucho : 

- Tutte le copertine 
- Sotto il vestito
   troppo

 

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> Mi chiamo Dylan Dog, vita e imprese di un playboy fifone

 

Links :

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Fumetti Bonelli  Dylan Dog

Dylan Dog, l'indagatore dell'incubo  

     
     

> Titolo : I misteri di Venezia
> Ideazione e supervisione : Tiziano Sclavi
> Soggetto e sceneggiatura : Pasquale Ruju
> Disegni : Angelo Stano
> Copertina : Angelo Stano

> Editore : Sergio Bonelli Editore
> Data : gennaio 2002, pubblicazione mensile n°184
> Prezzo (di cop.) : 4.000 Lit (2,07 €)

La copertina :

 

I Personaggi de "I misteri di Venezia"
due volti noti:

Corradi, il commissario della polizia di Venezia de “la morte rossa” DD126

Saul, l’angelo dalle ali recise de “l’angelo sterminatore” DD141

tre sognatori:  

Giacomo Brunelli, un eccentrico regista.

Chiara Lancieri, guida turistica e musicista a tempo perso.
L’anonima comparsa
, paffuto scrittor e di una storia su Giacomo Casanova, fa la comparsa ad uso e consumo di Pasquale Ruju.

gli immancabili cattivi:

Rossana Schneider e Horts Antinori, entrambi adepti degli Illuminati, la setta di stregoni comparsi in “la nuova stirpe” DD155.
il personaggio inutile:

Casanova, che dire se non che è inutile?
 

Venezia: diciassetti cadaveri carbonizzati vengono rinvenuti tra i canali della città e nella vecchia sede di una confraternita religiosa. Il probabile responsabile è Saul che, ferito a morte, arrestato dagli inquirenti, chiede di vedere Dylan Dog. E’ per questo che il commissario Corradi convoca l’indagatore di Craven road. Sbarcato a Venezia, Dylan Dog incontra Saul nell’ospedale prudenzialmente sorvegliato in cui l’uomo è ricoverato. Saul sostiene che tre persone, delle quali solo due sono a lui note (Chiara Lancieri e Giacomo Brunelli, il terzo é l’anonima comparsa) starebbero correndo un grave pericolo. Il colloquio si chiude con l’uomo che dà appuntamento a Dylan in un posto chiamato l’isola del poeta. A questo punto, in un assaggio un po’ forzato della trama, la polizia contatta, con l’aiuto di Dylan, le due persone nominate da Saul, poi, come da copione, l’indagatore instaura una relazione con Chiara così come Groucho (e questa è inaspettata) che fa il filo ad una bella italiana. E’ proprio Chiara Lancieri ad aiutare Dylan nella ricerca dell’isola del poeta, quando Saul, in seguito ad un’irruzione nell’ospedale da parte dei corpi speciali (passatemi il termine) degli Illuminati, fugge e si reca da padre Gondrand, il sacertode, si scopre poi, che ha voluto che Saul fosse a Venezia. 
  

Preview, le prime quattro tavole :

Mentre Dylan è sull’isola, la Lancieri e Corradi (quest’ultimo adescato dalla bella Rossana Schneider, fintasi scrittrice della sceneggiatura di un film di Casanova che vorrebbe far dirigere al vecchio) finiscono nelle mani di Horst Antinori e del suo squadrone di esagitati. Da qui parte, nel classico e vetusto schema bonelliano, lo smarscheramento dell’ossatura debole della storia. Per Ruju Venezia è citta di sognatori. Città che materialmente si nutre e vive dei sogni buoni delle menti dei sognatori: Lord Byron, Rilke, il pittore Tiziano, e Casanova. Nella finzione la musicista Chiara e il regista Giacomo sono artisti e sognatori, ed è delle loro menti che Venezia vive. Quando, a conoscenza di questa visionaria tesi, gli Illuminati decidono di inquinare i loro sogni per distruggere quello che secondo Saul è il luogo che sopravviverà all’apocalisse imminente, sui i canali, per le strade e nei cieli sopra la città il male proverbiale imperversa. Ma non piangete, poi tutto si rimette a posto.    

   

Preview, dalla tavola cinque alla otto :

I testi : un’idea debole, che si basa su personaggi noti ai lettori e situazioni già esplorate (l’apocalisse). “I misteri di Venezia” non è un capolavoro di narrativa a fumetti ma resiste bene fino a “i sognatori” grazie ai dialoghi di Ruju, che nel contesto Veneziano rendono bene. Le ultime trenta pagine le ho mal digerite, ed essendo quelle che dovrebbero reggere il peso dell’intera storia, quindi quelle più importanti, il giudizio finale ne risente parecchio. Mi chiedo se c’era bisogno di riscomodare l’apocalisse e di mettere in mezzo la polizia Veneziana che alla fine dei conti ci fa la figura di chi non ha niente di meglio da fare che mobilitarsi per le parole del biondazzo presunto pluriomicida. C’era bisogno di frasi come: <<non so se credere a quello che ha detto il nostro indiziato, ma vedro di farla sorvegliare discretamente (Chiara, n.d.r.), ci sono stati già abbastanza morti, in questa stori…>> (Corradi) o <<Mio Dio che cosa sta succedendo in questa Città>> (sempre Corradi). Boh?
  
I disegni : Angelo Stano è autore cronicamente lento, dal disegno pulito, ricorda Van Gogh e Gustav Klimt. Ha disegnato i numeri più importanti della serie (DD1, la notte dei morti viventi; DD50,
Morgana; DD100 la storia di Dylan Dog), è dotato di un indiscutibile talento, ma può stare anche stretto a qualcuno (quelli che rimpiangono Claudio Villa come copertinista). Quando tira un po’ la mano, come altri, autodistrugge ingiustamente il proprio lavoro. Non è il caso de “i misteri di Venezia”. Qui non si è risparmiato. Bellissime le tavole in mezzatinata. Pittoriche.

 

Recensione di Sydney Lubitsh

 

Per le immagini :© Sergio Bonelli Editore


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Ultima modifica : 16/03/08 18.18.27

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