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SONDAGGIO : L'opera preferita di Banana Yoshimoto

 

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Altre opere

Altri romanzi di
Banana Yoshimoto :

> Kitchen
> Sonno profondo
> Tsugumi
> N.P.
> Lucertola
> Amrita
> Sly
> L'ultima amante
    di Hachiko
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> H/H (Hard boiled
   /Hard luck)
> La piccola 
    ombra
 
> Presagio 
    triste 

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> L'abito di piume
> Ricordi di un vicolo cieco

> Il coperchio del mare
> Chie-chan
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> Delfini
> Un viaggio
  chiamato vita

Interviste :
> del 28/2/98
> del 21/11/01
> del 29/11/01

> Note sull'autrice, bibliofìgrafia

> Banana Yoshimoto su Randy Taguchi, l'autrice di Presa elettrica

 

Varie

Schede degli autori, articoli,saggi, links...

 

> Tsugumi,  nella bella recensione a cura di S@r@ 

> Banana Yoshimoto, scorcio di cultura
giapponese;

biografia, stile e temi
nell'articolo di
Silvia

 

Links :

> Feltrinelli , il sito ufficiale dell'editore italiano

> Melancholia, Banana Yoshimoto Page , un sito amatoriale con molte informazioni

 
 
 

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Scrittrici giapponesi  Banana Yoshimoto

Banana Yoshimoto  

     
     

Scorcio di cultura giapponese

Ho iniziato a leggere i romanzi di questa impareggiabile scrittrice quando ero al liceo, grazie a mia madre che mi regalò “Kitchen”. È stato bellissimo confrontarmi con un tipo di cultura e di lettura ben lontana dalle imposizioni scolastiche. Credo sia stata proprio questa netta contrapposizione che mi ha portato a cogliere la semplicità e la leggerezza delle stile della Yoshimoto, lontano di arcaismi, preziosismi linguistici, figure retoriche e senza troppe pretese “accademiche”.


Biografia
Mahoko Yoshimoto, in arte Banana, è nata il 24 luglio 1964 a Tokyo. Lo pseudonimo è stato scelto a causa della sua passione per i fiori rossi del banano, di cui ha un esemplare nella sua casa a Tokyo, ma anche, e soprattutto, perché è un nome che si pronuncia quasi ugualmente in tutte le lingue e si ricorda molto facilmente.
È figlia di Ryumei Yoshimoto, poeta e critico di formazione marxista, la cui figura è legata al movimento studentesco che prese forma sul finire degli anni ’60. R.Y.è stato anche autore di un saggio su sua figlia intitolato “Yoshimoto Takaaki X Yoshimoto Banana”. 
Sua sorella è un’importante disegnatrice di manga.
I suoi registi preferiti sono Dario Argento e Nanni Moretti, che definisce, in un’intervista, “serio ma comico allo stesso tempo”.

I suoi scrittori stranieri preferiti sono Isaac B. Singer, Truman Capote e David H. Lawrence; il suo scrittore giapponese preferito è Marakami Ryu (autore di “Blu quasi trasparente”); il libro del cuore è “Cime tempestose” di Emily Bronte.


Stile

La semplicità del linguaggio rimanda all’influenza dei manga, che lei stessa definisce una forma di letteratura. L’obiettivo di Banana è quello di riuscire a scrivere in modo fluente, anche usando parole straniere.


Temi

Chiunque abbia letto più di un libro di Banana si sarà sicuramente accorto del filo conduttore che lega gran parte dei suoi romanzi: i temi della morte, della solitudine, del suicidio, della frustrazione e del disagio dell’essere giovani nell’odierna società materialistica, della drammaticità del vuoto esistenziale, della profondità dei sentimenti, dell’omosessualità, delle famiglie allargate.
Nonostante questo, il messaggio che le opere di questa scrittrice trasmettono non è  assolutamente tragico, triste o melanconico: grazie all’amore per le piccole cose che ogni giorno la vita ci regala, grazie ad un rinnovato equilibrio interiore che i protagonisti riescono a raggiungere alla fine, anche nelle circostanze più drammatiche, grazie a sentimenti tanto forti da far tremare l’anima, i protagonisti riescono a riscattarsi, anche se a volte questo non è così scontato.
Il tema della morte è descritto e vissuto dai protagonisti con pacata naturalezza e accettazione: un esempio concreto può essere, in
Amrita, la descrizione della morte suicida della sorella, in Sly, il fatto che la minaccia della sieropositività non getta i protagonisti nello sconforto o nella rabbia ma li spinge a fare un viaggio per godere degli ultimi momenti spensierati della vita, o in Kitchen, la nascita dell’amore dei protagonisti come risultato del loro avvicinamento in seguito alla morte della nonna di Mikage e della madre di Yuichi.
L’omosessualità, nella cultura giapponese, non è un marchio indelebile o una sorta di “lettera scarlatta” ma è semplicemente un modo diverso di vivere la propria sessualità senza nulla di scandaloso e lontano da ogni etichettamento.
La religiosità diventa sinonimo di spiritualità, lontana da rigidi comandamenti, celebrazioni, regole, voti, preghiere e rituali. L’entrata in una setta religiosa è spesso motivata più dalla volontà di una ricerca su se stessi e sul rapporto col mondo che non dal voler entrare in contatto con la divinità.

È, forse, questa estrema lontananza dai nostri schemi interpretativi che rende così affascinante la lettura di questi romanzi.


New Age

Nei romanzi di Banana c’è quasi sempre un’aria un po’ mistica, soprattutto in quelli che fanno riferimento all’appartenenza dei personaggi, primari o secondari, a sette religiose. Non solo: anche il contatto con l’aldilà, il paranormale e l’occulto segnano alcune delle sue opere.

Articolo a cura di Silvia


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Ultima modifica : 14/03/08 20.24.29

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